La cappella votiva (o edicola) della Madonna di Loreto, ex hospitium per pellegrini e viandanti di S. Spirito, molto frequentata dal tardo medioevo, si trova lungo la via della Spina, nella località Piè di Cammoro, frazione del comune di Sellano (PG) nel tratto che collegava Spoletium a Plestia.
Gli affreschi, il cui stato di conservazione è decisamente precario, sono stati attribuiti al pittore Paolo Bontulli di Percanestro di Camerino e sono stati eseguiti nel 1515. Sulla parete di fondo cui è addossato l’unico altare, è effigiata l’immagine della Madonna di Loreto, la Vergine con Bambino benedicente che regge l’eucumenicon, cioè un mappamondo entro tabernacolo sorretto da due angeli, fra i santi Sebastiano, a sinistra e Antonio da Padova a destra come si legge nella didascalia sottostante: ATON(ius de Padua) con la data ANNO DOMINI 1515. Sulla volta a botte, al di sopra dell’altare, un Agnus Dei. A destra la Madonna di Loreto, con il Bambino che stringe fra le mani un uccello, simbolo dell’anima[1]. Il Lascaris nella sua visita pastorale del 1713 la pone come jus patronato della famiglia Quaglia i cui discendenti ne hanno mantenuto il possesso fino ai nostri giorni[2].